LUMINA 300B





Nel 2020 è stata realizzata SN.1 dei LUMINA, amplificatori di riferimento Clinamen , già in funzione nel nostro nuovissimo Atelier . Li troverete a sonorizzare tutta la nostra linea di diffusori. Il progeto è molto impegnativo e costoso ed al momento non si pensa di replicarlo.


Sono dei finali integrati monofonici con tecnologia I.M.A.( integrated monoblock amplifier) , I.V.C. ( inductive volume control) , electrolytic less, zero feedback, realizzati intorno al triodo finale 300B TRUE MESH Emission Labs. La circuitazione e i materiali realizzati rendono questa coppia di amplificatori  delle vere macchine da Musica, con prestazione allo stato dell'arte ed in linea con i mostri sacri giapponesi.


Circa i vantaggi derivanti dalla nostra tecnologia I.M.A  e I.V.C. , non ci ripeteremo in quanto ne abbiamo già ampiamente parlato nella pagina dedicata

L'impegno profuso nella progettazione, prototipazione, ingegnerizzazione e realizzazione finale dei Lumina è stato molto elevato, ma i risultati sono stati in linea con le aspettative.  





Il circuito è un tre stadi estremamente elegante, dove ogni componente lavora in sinergia con gli altri, e le prestazioni elettriche raggiunte sono tutte ottenute senza inganni, cioè sfruttando l'intrinseca linearità degli elementi attivi, senza alcuna forma di retroazione, cha amiamo definire come la "medicina" necessaria ai pazienti malati. . Questo simpatico parallelo illustra molto bene  il concetto di retroazione in campo audio: se la si usa, ci si puo' permettere di usare componenti poco lineari ( sia valvole, che trasformatori di accoppiamento o di uscita), e poi "linearizzare" il tutto con l'uso di ampi tassi di retroazione. Ovviamente questo approccio è molto vantaggioso per le industrie audio perchè si possono usare componenti molto meno costosi e sopratutto non c'è la necessità di selezionarli. Ovviamente il "paziente amplificatore" avrà delle un quadro di analisi perfetto, grazie alle medicine ingerite, ma rimarrà sostanzialmente un paziente malato, con patologie da correggere ( non curare) . Ovviamente ogni medicina si porta dietro un bel pò di effetti collaterali, che spesso sono anche superiori del male che vogliono curare.  Gli amplificatori Clinamen, sono "sani" sin dal principio, senza patologie; questo ci costa molto in termini economici, ricercando i migliori materiali disponibili, ed accoppiandoli e selezionarli nel migliore dei modi. I nostri amplificatri non hanno perciò bisogno di alcuna medicina, per cui, quando comprate "HI-END" cercate di comprendere davvero se dietro l'apprecchio c'è l'idea di costruire una macchina da Musica: l'idea del miglior suono deve essere il caposaldo progettuale, il profitto economico ovviamente deve esserci, ma non deve essere brutalmente massimizzato , usando i trucchetti sopra descritti.




Come dicevamo, il primo stadio lavora in sinergia totale con il secondo: una 6N7 con sezioni parallelate per abbassare la sua impedenza interna, è accoppiata direttamente ( nessun condensatore, nessun trasformatore) alla valvola 12B4 che funge da driver per lo stadio finale. La 6N7 è alimentata con tensione stabilizzata fornita da due diodi a gas OD3 che stabilizzano la tensione a 300 volt. Ciò rende molto stabile l'accoppiamento diretto con lo stadio successivo, infatti la polarizzazione della 12B4 è strettamente funzione della tensione anodica della 6N7. 





Ogni valvola è messa nel circuito dove le sue caratteristiche elettriche vengono esaltate: cosi la 6N7 ci fornisce il guadagno di tensione, la 12B4  pilota energicamente la griglia dello stadio finale, che a differenza di quanto si pensa , non costituisce un carico facile. Proprio per questo motivo l'accoppiamento tra 12b4 e 300B è fatta tramite un trasformatore interstadio con rapporto 1:1 opportunamente dimensionato per la corrente di polarizzazione della 12B4 e  lo swing di tensione necessario a portare la griglia della 300B in classe A2. Si, i Lumina infatti , proprio per la potenza e raffinatezza dello stadio driver, riescono a spingersi senza problemi anche in classe A2 ( la classe A2 a differenza della classe A1 è caratterizzata da una tensione di griglia che diviene positiva rispetto al catodo, di conseguenza la griglia del triodo finale inizia ad assorbire corrente). La classe A2 è un logico passaggio oltre la classe A1, infatti una volta che il segnale di pilotaggio raggiunge un valore di picco maggiore della tensione di polarizzazione catodica allora la griglia inizia ad assorbire corrente. Presupposto per riuscire ad andare in A2 è avere uno stadio driver dalla bassa impedenza e con accoppiamento induttivo, come nel nostro caso. La classe A2 va vista come una riserva di potenza, infatti i Lumina erogano 7 Watt in classe A1, e riescono a spingersi fino a 10 Watt RMS in A2, con distorsione sotto il 5%. Ovviamente il tasso di distorsione cresce in A2 , ma il clipping è molto morbido , quindi particolarmente poco fastidioso. Se i Lumina verrano interfacciati con diffusori da almeno 93 dB/W/m la potenza sarà sempre esuberante per un ascolto anche ad alta dinamica.




Parlando invece dello stadio finale possiamo dire che esso è costruito intorno una 300B Emission Labs con placca Mesh.  L'unica ditta a costruire placche veramente Mesh, è la Emission Labs. Questo tipo di placca è costituita da una griglia metallica che permette di abbassare la distorsione e le risonanze. All'ascolto il triodo riesce a fornire una ricostruzione scenica molto ben dimensionata e un basso molto veloce e ricco di armonici.  Tale triodo va impiegato con cautela, poichè la placca mesh tollera una potenza massima minore, per via della ridotta superficie dissipante. Ma questo è un problema che non riguarda l'utilizzatore perchè abbiamo progettato e calcolato il punto di riposo al fine da garantire lunga vita utile al tubo. Il filamento è acceso in corrente continua, e vorremo spendere qualche parola sulla cura e impegno profusi in questo alimentatore.



Quando  si sente parlare della 300B in termini non entusiasti, ma si deve sapere che essa è molto sensibile alla qualità dell'alimentatore di filamento, e farne uno buono significa impiegare molto spazio e risorse economiche. Noi ovviamente lo abbiamo fatto: abbiamo usato diodi Schottky, e un raffinato filtraggio del residuo di alternata con induttore di filtro. Questo ultimo non viene mai usato perchè è un componente che per fornire la corrente di 1,5 Ampere e una discreta induttanza, almeno 0,1 H incomincia ad essere grande quasi come un trasformatore di uscita.  E' stato usato anche un potenziometro per il bilanciamento del ronzio residuo. In questo circuito , che praticamente è attraversato dalla corrente di segnale, abbiamo usato resitenze di altissima qualità : le Duelund a impasto di carbone da 10 Watt.  In commercio non troverete mai resistenza cosi qualitative nel circuito di bilanciamento dell'HUM residuo, ma da test da noi fatti, il loro apporto al suono è fondamentale, e cio' lo si capisce considerando che sono sul percorso del segnale.



Il bias dello stadio finale è ovviamente di tipo fisso, ed anche qui l'alimentatore è molto semplice ma raffinato: oltre ai "soliti" diodi veloci , troviamo un filtraggio di tipo induttivo ed infine una stabilizzazione con diodi a scarica di gas, poi questa tensione stabilizzata viene fornita alla griglia della valvola finale tramite un trimmer multigiri che permette di tarare ( in fabbrica) la corrente di riposo. La stessa corrente di riposo dello stadio finale è monitorata dai due strumenti retroilluminati posti sul frontale. Essi non sono attraversati dalla corrente di segnale,( se non in percentuale davvero trascurabile) infatti sono custom Clinamen ad alta impedenza interna.


L'alimentatore anodico non poteva essere da meno a tutto il resto del circuito ed anche qui non ci siamo risparmiati. La tensione alternata proveniente dal generoso trasformatore di alimentazione è raddrizzata da un doppio diodo a gas ionizzato, la CK1006. Essa è tanto bella tanto delicata per la sua accensione, per questo, tramite un circuito temporizzato, la corrente richiesta dal circuito viene richiesta alla valvola secondo due step temporali, al fine di portare la valvola in conduzione in maniera graduale e senza stress. Il filtraggio viene effettuato tramite un doppio circuito con celle di filtro induttive, ed ovviamente i condensatori impiegati non sono elettrolitici, bensi' in polipropilene in bagno di olio. Soluzione costosa ed ingombrante ma che assicura lunghissima vita utile all'apparecchio, costanza temporale di prestazione elettriche e musicali ( gli elettrolitici hanno un lento e continuo degrado nel tempo, e nell'arco di massimo 20 anni vanno sostituiti) ma sopratutto una velocità di erogazione di corrente e neutralità timbrica senza pari. 





Il cablaggio è point to point con cavi in rame argentato ed isolato in teflon: anche dopo 50 anni il cavo manterrà perfettamente il suo isolamento, cosa che non si può dire per i cavi rivestiti in PVC. Le saldature sono fatte con stagno con percentuale di Argento del 4%, e il layout delle masse è ottimizzato con un sistema di triplo bus, ciò assicura una silenziosità sconosciuta. Di fatto , l'associazione amplificatore a valvole= amplificatore rumoroso è del tutto fuori luogo. Ogni realizzazione può essere fatta bene o male, e se il layout dei componenti e la filatura delle masse è fatto a regola d'arte un amplificatore a valvole zero retroazione può aver livelli di silenziosità paragonabili alle realizzazioni a stato solido.


Terminiamo descrivendo il telaio, il quale è realizzato con della lamiera di anticorodal da ben 4 mm tagliata laser, piegata e saldata, ed infine verniciata professionalmente al forno con vernice metallizzata  , nel nostro grigio Clinamen. Altri colori sono disponibili a scelta con minimo sovraprezzo.  Sul frontale sono ricavati per elettroerosione la scritta "Lumina" e il logo Clinamen illuminati dall'interno, attraverso un materiale plastico opalino, da dei led ad alta luminosità. Il fondo degli apprecchi reca due chiavi di violino, con la scritta Lumina, che oltre a essere fregio estetico, costituiscono una aereazione per il ricambio d'aria.  Infine vengono applicati dei financhetti in legno massello di zebrano lucidati a specchio, che donano un notevole valorizzazione estetica, oltre a dare un tocco di design e di stile italiano . Per finire , ogni singola vite è in acciaio AISI 304 ( inossidabile)




Le connessioni esterne, RCA di ingresso, e binding post, sono realizzate con connettori SHARK di alta qualità. Gli ingressi RCA sono quattro, e il commutatore di ingressi, componente di altro pregio di fattura italiana, è montato a ridosso dei morsetti per minimizzare il percorso del segnale ed è azionato da un asta di prolunga in ottone.

Ci preme fare un osservazione sul fatto che utilizziamo, in generale, e quindi anche nei Lumina, valvole abbastanza sconosciute al popolo audiofilo. Questo è un assoluto pregio e indice del fatto che ricerchiamo qualcosa di molto diverso dalle produzioni Hi END industriali, le quali si limitano a usare le classiche valvole della serie ECC. Noi utilizziamo solo triodi ad alta trasconduttanza, solo ed esclusivamente NOS, abbiamo una discreta scorta delle stesse nel nostro magazzino, tale ad assicurare il ricambio a tutti gli apprecchi venduti. Se si vuole realizzare un apprecchio senza compromessi, il dispositivo attivo deve essere il cuore del progetto, e scelto con molta oculatezza, imamginandolo nel ruolo circuitale che si dovrà trovare a svolgere. Purtoppo si vedono molti amplificatori con 300 B pilotati da ecc82 e anche peggio con ecc83 con accoppiamenti resistivi ( tanto per fare un esempio). E' come pensare di andare a fare una gara di F1 con una berlina, alla fine la gara la finisci, ma con che prestazioni?





"Vogliamo far notare che in questa coppia SN1 ci sono dei particolari che andranno migliorati nei numeri di serie successivi,  quali ad esempio il passaggio dei zoccoli dai CMC in bachelite ai JACKBAND in teflon e rame tellurio, l'aggiunta di una scheda temporizzatrice che cortocircuiti a massa le uscite nel transitorio di accensione, l'aggiunta di un secondo relè temporizzato Omron, i nuovi strumenti frontali custom Clinamen, il riposizionamento millimetrico di qualche particolare, e l'uso di nuove turret  board per il cablaggio interno diverse e maggiormente qualitative, già sperimentate sul pre phono Blackstrat"

 


  




CARATTERISTICHE TECNICHE



  • Amplificatori integrati monofonici ( I.M.A.) con 300B TRUE MESH EML
  • Progetto 0 feedback, assenza di feedback totale e locale.
  • 3 stadi di segnale, senza alcun condensatore tra di essi.
  • Controllo volume induttivo con nucleo  80% Nichel, con 16 posizioni selezionabili da commutatore
  • Accoppiamento diretto tra stadio guadagno di tensione e stadio driver
  • Accoppiamento a trasformatore tra stadio driver e stadio finale
  • Bias fisso per il triodo finale 300B stabilizzato con tubo a scarica di gas
  • Raddrizzamento tensione anodica effettuato con doppio diodo a scarica di gas CK1006
  • Filtraggio tensione anodica con doppio stadio induttivo
  • Filamenti 300B alimentati in DC con filtraggio induttivo
  • Alimentazione Electrolytic less ( nessun elettrolitico sugli alimentatori anodici). Vengono usati polipropilene in bagno di olio
  • Valvole ( per un canale) : 1 x 6N7 ; 1x12B4A ; 1 x 300B Mesh EML ; 1 x CK1006 ; 2 x OD3 ; 1 x OB3
  • Potenza di uscita (RMS)  : 10 Watt con THD=5% ( classe A2) 7,2 Watt con THD 2.1% ( classe A1)
  • Sensibilità di ingresso per la potenza di 10 Watt : 0,45 Volt
  • 4 ingressi RCA sbilanciati  (SHARK SCY 700) , commutatore professione made in ITALy montato a ridosso del pannello posteriore per minimizzare il percorso del segnale
  • una uscita con Binding Post SHARK a 8 ohm
  • Accensioni automatizzate e temporizzate con due  relè Omron
  • Cablaggio totalmente in aria point to point, realizzato con cavo argentato isolato in teflon e stagno al 4% Ag
  • Zoccoli valvole JACKBAND in puro teflon vergine e pin ricavati dal pieno in rame tellurio.
  • Resistenze ad impasto di carbone Kiwame ( 2 e 5 watt) e Duelund da 10 watt
  • Milliamperometro frontale ad alta impedenza ( proprietario) per il monitoraggio della corrente di riposo della 300B
  • Telaio in anticorodal da 4 mm di spessore, dimensioni 400 (L) x500 (D) mm
  • Verniciatura professionale colore grigio Clinamen metallizzato
  • Fondo telaio in lega di alluminio “Anticorodal” da 5 mm  con fregi riportanti il nome dell’apparecchio e delle chiavi di violino
  • Scritta “LUMINA” retroilluminata
  • Fiancatine in zebrano lucidate a specchio
  • Peso per ogni singolo canale : 25 Kg
  • Prezzo per la coppia: a richiesta



MISURE POTENZA E FFT