La linea "Licancabur" prende il suo nome da un vulcano situato negli altopiani Andini, nella regione del Salar de Atacama, in Sud America. Esso è alto 5920 m e fa da sfondo alla splendida Laguna Verde, a breve distanza si trova anche la laguna Hedionda, che ho avuto il piacere di visitare.
La linea Licancabur si articola su due modelli, uniti dalla volontà di limitare il piu' possibile la contaminazione del messaggio musicale a causa delle vibrazioni ricevute dall'ambiente esterno. Di fatti, i trasformatori passivi, come le valvole termoioniche, soffrono del problema della microfonicità: vibrazioni meccaniche che modulano il segnale musicale. Ecco perche nella linea Licancabur l'attenzione al contenimento della microfonicità è stato uno dei capitolati di progetto. Nei due modelli le strade seguite sono state diametralmente opposte:
I due modelli della linea Licancabur si differenziano, oltre al box sopra descritto, per:
L'unità "Licancabur triple gano" nasce percio' come soluzione per coloro che necessitano di avere elevata flessibilità di utilizzo. I tre guadagni sono forniti da tre primari indipendenti, ognuno dei quali terminati sulla propria coppia di connettori RCA. ( è bene specificare che SOLO una testina deve essere collegata ai morsetti di ingresso scelti. Non si possono tenere piu testine collegate ai tre ingressi).
Essendo le reti LOAD collegate al secondario del SUT, esse agiscono da "reti armonizzatrici" ottimizzando l'interfacciamento testina/SUT/ pre MM , ma non costituiscono elemento di carico per la testina, che sarà caricata SOLO dall'impedenza di ingresso del phono MM , riflessa al primario del SUT attraverso il suo rapporto di trasformazione.
Invece per coloro ai quali è sufficiente un solo valore di gain del SUT, il modello "Licancabur unico gano" , permetterà di avere un risparmio sul prezzo di acquisto, ed una interessante ed innovativa possibilità di interfacciamento ottimale della testina:
Infatti nel "Licancabur unico gano" le connessioni LOAD fanno capo direttamente al primario del SUT, quindi esse caricano direttamente la testina. Affinchè questo approccio abbia un funzionale compimento, il phono MM a valle del SUT deve essere impostato con la impedenza di carico la piu' alta possibile, possibilmente tra i 220K e i 300Kohm. Solo cosi il SUT non viene smorzato. Questo approccio di carico innovativo porta a grandi vantaggi dal punto di vista dell'ascolto, perchè viene sfruttata la grandissima linearità ed assenza di risonanze ultrasoniche del trasformatori per moving coil Clinamen, i quali puo' permettersi di lavorare non smorzati elettricamente, con tutti i vantaggi energetici e dinamici che ne derivano. Come si evince le reti LOAD, con questo approccio , sono fondamentali al corretto funzionamento della testina, quindi sono fornite in dotazione.
Per chi avesse a disposizione un classico MM con impedenza standard da 47K , il SUT funziona benissimo ugualmente, basta non mettere nulla nella rete LOAD: la testina riceverà il suo corretto carico attraverso l'impedenza di ingresso del phono MM , riflessa al primario del SUT attraverso il suo rapporto di trasformazione. Si perde solo il vantaggio legato al fatto di far funzionare il SUT non smorzato elettricamente. Per chi voglia approfondire , leggere qui
Entrambi i modelli della linea Licancabur sono disponibili , con sovraprezzo, con avvolgimenti in argento Ag 99.99%.