Descrizione

 

 

Il cavo prende il nome dalle nubi molecolari di idrogeno presenti nel mezzo interstellare, fucine di nuove stelle. Esso è costruito nella lunghezza  di 2,5 + 2,5 metri.

Come ogni mio cavo esso nasce dallo studio sulla possibile geometria atta a limitare la captazione e irradiazione di campi elettromagnetici e a radiofrequenza nonché minimizzare il problema vibrazioni meccaniche autogenerate al passaggio della corrente     al suo interno e di  quelle recepite dall’ambiente circostante.

La geometria di avvolgimento del cavo è stata studiata per avere la migliore combinazione dei parametri parassiti del cavo ( sarebbe bello azzerali tutti ma la fisica non ce lo permette…) al fine di massimizzare la velocità di propagazione del segnale in esso transitante.

Le scelte sono avvalorate da sedute di ascolto che mirano a mettere a punto un cavo il più neutro ed equilibrato possibile, il tutto attraverso un processo di feedback e iterazioni con la progettazione per giungere al risultato cercato.

La struttura base del cavo H2 è costituita da 3+3 conduttori twistati per polo. Sia la sezione totale del rame per polo, che la sezione del singolo conduttore, sono state attentamente soppesate al fine di trovare il giusto compromesso su tutto lo spettro sonoro, con metodo scientifico. La sezione totale del rame , per polo, è di 4 mm²

Il materiale conduttore nell’ H2 è rame argentato multitrefolo con trattamento termico di ricottura, l’isolamento è in Teflon.

Tale struttura base è coperta da ben 7 ( ! ) strati sovrapposti, il cui scopo è quello di assicurare la dovuta schermatura elettromagnetica dai campi perturbanti esterni, la necessaria insensibilità alle vibrazioni esterne ed una rapida estinzione di quelle autogenerate.

Un particolare materiale innovativo in questo settore è stato usato a ridosso dei conduttori per smorzare le vibrazioni autogenerate dal passaggio dalla corrente e renderlo insensibile alle vibrazioni provenienti dall’ambiente esterno.

Gli schermi sono implementati con due strati alterni di diversa natura: uno in alluminio di consistente spessore efficace per schermature di natura elettrostatica, l’altro con una lega Nichel-Rame, denominata Monel,  atta a limitare i disturbi EMI/RFI (elettromagnetici e a radiofrequenza). I due strati fanno capo, lato amplificatore, a due terminazioni elettriche una bianca (schermo in alluminio) una rossa (schermo in Monel). La opzionale possibilità  di collegare questi schermi a terra, tramite un cavetto esterno in dotazione,  permette di dare origine a sonorità differenti e quindi in un certo qual modo personalizzabili. Nella maggioranza delle situazioni il collegamento dei due schermi a terra è preferibile.

Dal lato diffusori il cavo reca una terminazione rossa a forcella la quale rende possibile il riferimento a terra del cestello degli altoparlanti.

Le terminazioni sono realizzate con forcelle SHARK o FURUTECH di altissima qualità.

 

 

Note di utilizzo

 

 

Per il massimo rendimento del cavo si rendono necessarie almeno 20 ore di rodaggio con segnale musicale.

Il cavo gode di una elevata flessibilità meccanica in virtù della costruzione a conduttori multipli parallelati e agli isolamenti in teflon.

Nonostante questo si sconsigliano piegature a stretto raggio di curvatura che “stresserebbero” il conduttore.

Nella messa in posa, va evitata la creazione di spire chiuse, disporre il cavo nella maniera più lineare possibile, curandosi di non disporlo parallelo e a stretto contatto con cavi di alimentazione di rete. Se il cavo dovesse appoggiare sul pavimento, distanziarlo da  quest’ ultimo con dei distanziali in legno.