3 Novembre 2024
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Genesi ed ispirazione
Il Progetto "Kintsugi" è stata una sfida che ho voluto accettare, lanciatami da me stesso. Nel 2023 avevo fatto importanti lavori di upgrade ai diffusori ADVENT di un cliente, notoriamente accordati in sospensione acustica. Dopo il rifacimento totale del crossover con componenti di migliore qualità, ed aver revisionato gli altoparlanti, smorzato i cestelli, impiegando lana naturale come assorbente acustico, ed un cablaggio di qualità, sono stato positivamente impressionato dal suono che riproducevano. Da qui l'idea di prendere spunto dal diffusore ADVENT e realizzare una sospensione acustica con woofer da 10".
E' stata una sfida ardua ma sono soddisfatto del risultato ottenuto. Vi racconto questa storia in breve , senza annoiarvi, e Vi invito nel mio Altelier ad ascoltare le Kintsugi.
Nome
Mi sono ispirato all'antica e nobile arte giapponese di riparare porcellane e altri oggetti caduti in disgrazia. la tecnica prevede l'incollaggio dei vari pezzi del manufatto con lacca urushi, la quale poi servirà anche come substrato per la polvere d'oro , che rivestirà "le cicatrici". L'idea dell'arte Kintsugi consiste nel recuperare un oggetto normalmente destinato all'oblio e renderlo invero unico ed irripetibile, perche le linee di rottura non saranno mai uguale a un altro esemplare. Valorizzare dunque e non buttare. Questo nobile concetto ha ispirato sia il nome del diffusore, sia l'artistica colorazione scelta per esso. Ho comunicato al mio restauratore di applicare l'arte "Kintsugi" alla coppia di mobili in multistrato di betulla da 24 mm fornitagli. Abbiamo scelto insieme un colore che richiamasse alla mente una bella porcellana celeste. Infine le linee di frattura, sono state dipinte CON VERA FOGLIA D'ORO. Questa coppia di diffusori costituiscono percio' un piccolo pezzo d'arte, unico ed irripetibile, come la disciplina Kintsugi recita.
Tecnica della sospensione acustica
Parliamo in maniera semplice, ma non banale, di tecnica dell'accordo in sospensione acustica, o pneumatica che dir si voglia. In un diffusore acustico generico, il limite inferiore in bassa frequenza avviene per cortocircuito acustico tra radiazione frontale e posteriore, che risulano sfasate di 180° e quindi si elidono, quando sono poste in comunicazione. Lo scopo dei cabinet per diffusori è proprio di evitare questo cortocircuito acustico, o spostarlo il piu' in basso possibile in frequenza. Le tecniche utilizzate sono molteplici: il dipolo, il baffle infinito, il bass reflex ( che opera in maniera diversa perche ricicla parte dell'emissione posteriore del woofer per estendere la banda passante) e la nostra sospensione acustica.
Nella sospensione acustica il box è chiuso, e cosi viene eliminato il cortocircuito acustico. L'emissione posteriore viene assorbita da assorbente acustico, che nel caso delle sospensioni acustiche, riempie totalmente l'intero volume del box. I woofer adatti per questo tipo di carico devono avere una cedevolezza delle sospensioni molto elevata, perche il volume di aria fisso e confinato presente all'interno del box si comporta come una seconda molla in parallelo alla cedevolezza del woofer, andando cosi a irrigidire la sospensione risultante del complesso woofer+ box. Dunque il volume interno del box, o meglio l'aria in esso contenuta, frena e irrigidisce il movimento del woofer.
Per una serie di motivi, in particolare per raggiungere un corretto accordo, il fattore di merito del woofer (Qts) deve essere piuttosto elevato rispetto la sua frequenza di risonanza (Fs). Qts alti si ottengono con motori magnetici piccoli, dunque basse induzioni nel traferro e in definitiva in bassa sensibilità elettroacustica del woofer.
Riassumo dicendo che un diffusore in sospensione pneumatica, non potrà mai essere molto efficiente. E questo mi ha sempre tenuto lontano da questo tipo di accordo, essendo per me l'alta efficienza di trasduzione un parametro imprescindibile per una buona riproduzione.
Il progetto Kintsugi
Con il progetto Kintsugi, credo di aver realizzato il primo diffusore in sospensione acustica a medio-alta efficienza. Il compromesso che ho dovuto accettare, è una estensione in gamma bassa non elevatissima, ma credo di aver trovato un notevole equilibrio tra dinamica fornita, banda passante e livello di coinvolgimento emotivo. Vi invito ad ascoltarle e giudicare di persona.
Le Kintsugi sono pensate per essere interfacciate con amplificatori a valvole zero feedback. Di fatto , la resistenza di uscita non trascurabile di questo tipo di elettroniche ( le uniche che prediligo e amo) permette di ottenere l'accordo per le quali le Kintsugi sono state pensate.
Il woofer è un componente da 10" della Audax sul quale sono intervenuto in maniera importante per renderlo adatto al mio progetto. Il parapolvere è stato rimosso e ho filettato il polo magnetico centrale al fine di poter montare un massiccio rifasatore tornito in Derlin, che permette un ottimale incrocio con il tweeter. La membrana ha tre trattamenti, due sulla superficie esterna ed una su quella interna.
Il tweeter è il fiore all'occhiello delle Kintsugi: è un raffinato Seas Excel con membrana a cupola morbida da ben 1,5", magnete in neodimio e volume di accordo posteriore per abbassare la Fs al fine di renderlo utilizzabile a frequenze molto basse. Esso poi viene da me modificato eliminando la flangia frontale originale e montando al suo posto una guida d'onda, sempre in derlin, al fine di ottimizzare la dispersione e la coerenza all'incrocio acustico con il woofer. Il tutto permette una transizione tra gli altoparlanti molto in basso, nei dintorni dei 1500 Hz. Frequenze di incrocio piu alte, sarebbero state foriere di problemi, visto il diametro del woofer, ma sopratutto di un suono non naturale. Ecco dunque che la scelta di un tweeter con cupola oversize da 1,5" ( 38 mm) e camera posteriore, permette di sposarsi alla perfezione con la frequenza di crossover consona alle dimensioni del woofer.
Il tweeter è montato in maniera asimmetrica rispetto l'asse di simmetria longitudinale, questo sia per evitare il sommarsi di effetti difrattivi sui bordi del baffle, sia per dare la possibilità di offrire due possibili collocazioni in ambiente: tweeter interni o esterni: la scena acustica e il palcoscenico immaginario varieranno moltissimo e potrà essere scelta la posizione migliore in base ai propri gusti personali e/o le caratteristiche acustiche dell'ambiente di ascolto.
Come dicevo, il diffusore è completamente riempito di assorbente acustico, ho usato pura lana vergine, in particolare ben 1,2 Kg per ogni diffusore.
Le dimensioni frontali delle Kintsugi sono in rapporto aureo per la felicità del suono e delle proporzioni estetiche. Il mobile ha un volume di 45 litri.
Le dimensioni esterne sono:
Larghezza: 340mm ; altezza: 545 mm ( + 45 mm per i piedini in ergal) ; profondità: 350 mm
Si consiglia l'utilizzo delle Kintsugi con uno stand di altezza 35/40 cm.
I piedini sono in ergal di altezza e diametro 45 mm, lucidati a specchio. La placca dei morsetti di ingresso è in AISI 304 lucidata a specchio, cosi come la placca recante il nome Kintsugi sul frontale, che vanta una incisione al laser di tipo "impalpabile".
I componenti del crossover sono di qualità molto alta: induttore heptalitz in aria per il woofer, e tutti condensatori in polipropilene sul resto del crossover. Il cablaggio è in rame argentato isolato in teflon e le saldature sono fatte con stagno Cardas eutettico. Il crossover è montato su una tavola in multistrato di betulla da 12mm che si avvita su due traverse in legno , queste ultime solidali al diffusore. Inoltre le terminazioni che vanno dal crossover agli altoparlanti e ai morsetti di ingresso si innestano con un sistema di banane da 4 mm maschio /femmina. Questa costruzione rende il crossover estraibile per controlli o semplicemente ispezioni.
Prezzo
I diffusori Kintsugi cosi come sopra descritti sono venduti al prezzo di 7200 euro la coppia.