Numero di pezzi realizzate: 3
"BLACKSTRAT " preamplificatore phono MM di riferimento
Il nome "BLACKSTRAT" sarà di certo noto a tutti gli amanti della musica rock, in quanto è il nome che è stato dato alla chitarra di David Gilmour, chitarrista e front-man dei Pink Floyd. David infatti ha quasi sempre usato delle Fender STRATOCASTER, in partiolare una nera, da qui l'acronimo BLACK-STRAT. Nel 2019 la chitarra in questione è stata venduta all'asta, insieme a tantissimi altri strumenti musicali di David, alla cifra più alta mai raggiunta da una chitarra : ben 3,975,000 dollari americani! Il ricavato è stato devoluto ad una associazione che tutela l'ecosistema del pianeta.
Il "Blackstrat" è un preamplificatore phono MM costruito e pensato per restituire alla Musica il realismo che a volte nelle nostre catene audio manca, e che ci rimarca che in fin dei conti stiamo ascoltando solo una riproduzione. Crediamo che per arrivare ad un livello di realismo credibile, la sola strada sia quella della Via Naturale del suono, e cioè usare circuiti eleganti, puri, intrinsecamente lineari, sfruttare al meglio quello che la tecnologia a valvole ha reso disponibile, e sfruttare i limiti intrinsechi dei componenti a nostro vantaggio.
Per questo il progetto si sviluppa intorno al triodo EC8010: esso è stato prodotto sul finire della era delle valvole, con il massimo della tecnologia disponibile, e con i migliori materiali sviluppati in decenni di era valvolare. Riportiamo la pagina iniziale del data sheet Philips, nel quale vediamo la data, una "fresca" Dicembre 1968. Si noti anche la durata del tubo, garantita in 10000 ore. Nel nostro progetto i tubi sono sfruttati al 50 % della loro massima dissipazione anodica.
Balza subito all'occhio l'elevato valore di transconduttanza : 28 mA/V . Questo si traduce in un dispositivo attivo che riesce a fornire elevato guadagno con una bassa resistenza interna. Il tubo gode di una griglia di tipo "frame" e questo la rende abbastanza insensibile alla microfonicità. E' vero che esistono triodi con valori di transconduttanza maggiori, come ad esempio la russa 6c45, ma a nostro parere l'equilibrio delle performance soniche ed elettriche della EC8010 è difficilmente raggiungibile. Inoltre estremizzare ulteriormente il valore di transconduttanza porta a rendere la selezione dei triodi da difficile a quasi impossibile. La EC8010 insomma, incarna perfettamente le nostre necessità.
Per sfruttare fino in fondo le prestazioni di questo splendido triodo , è d'obbligo l'utilizzo di carichi di tipo induttivo: solo in questo modo si potrà avere un valore di guadagno dello stadio pressochè identico a quello di targa.
Questa strada è molto piu' costosa rispetto ai semplici circuiti con carico attivo di tipo SRPP, o rispetto gli ancor piu' economici carichi resistivi, ma in un progetto del genere era la unica che consentisse di cogliere il target di progetto--> elevato guadagno totale con due soli stadi attivi ( 43 dB @ 1KHz), bassa resistenza di uscita, totale assenza di retroazione.
L'altro vantaggio di avere triodi dalla cosi' bassa resistenza interna ( tra i 2,8 e i 3 kohm) è quello di poter utilizzare una rete RIAA dal basso "peso". Per peso si intende il valore del primo resistore, che segue il primo stadio attivo. In questa maniera il rumore termico generato dai resistori, tanto maggiore tanto è il loro valore ohmmico, risulta minimizzato.
Il cabalaggio è in aria point to point, con un evoluto sistema di masse a stella: abbiamo 4 masse locali indipendenti per ogni stadio attivo, le quali poi fanno capo alla rispettiva valvola stabilizzatrice di tensione 0D3. Da ognuna di esse poi la massa locale confluisce al centro stella dell'alimentatore.
L'alimentatore anodico è radrizzato con doppio diodo a vuoto EZ81, filtrato poi con una bobina di grande valore in configurazione CMC, per la riduzione di disturbi in modo comune. I condensatori sono tutti in polipropilene, nessun elettrolitico è presente all'interno dell'apprecchio.
Un cenno alla rete RIAA, che ha 4 costanti di tempo, e non tre, come si è soliti. In sede di incisione dei vinili, il guadagno fuori banda audio viene limitato in alta frequenza per evitare eventuali saturazioni delle apprecchiature usate in sede di incisione. Questo viene fatto posizionando un polo a circa 50 KHz, limitando cosi il crescere altrimenti asintotico del guadagno in alta frequenza. Ma in sede di riproduzione è molto importante reinserire uno zero a 3,18 µs ( 50 KHz ) al fine di modellare la curva di deenfasi perfettamente , e poter cosi' restituire le altissime frequenze presenti sul vinile.
Tornando alla descrizione delle funzionalità del Blackstrat, abbiamo due ingressi disponibili, commutabili da uno switch frontale. Le boccole RCA sono delle SHARK SCY 700. L'uscita è temporizzata al fine di evitare il rumore dovuto all' innesco dei tubi stabilizzatori di tensione a gas.
Vogliamo poi porre l'attenzione sul selettore di impedenza di ingresso del carico resistivo che viene visto dalla testina. Un controllo tanto importante quanto raro da vedere, anche in apprecchi HI END.
Riguardo alle prestazioni elettriche, ottenute tutte senza retroazione di alcuna forma, citiamo il guadagno di ben 43 dB, e i dati di accettazione alle varie frequenze ( 100Hz, 1 KHz e 12,5 KHz) che sono tutte nei dintorni dei 30 Vrms. Dati che si commentano da soli.
I trasformatori di uscita , cosi come le bobine di carico anodico del primo stadio, sono custom, di nostra produzione. Entrambi gli elementi magnetici hanno un nucleo con il 49 % di Nichel. Tutti i trasformatori, sono inglobati in un contenitore di ferro dolce, che ha lo scopo di confinare le linee di forza del campo magnetico all'interno del contenitore stesso, ed evitare fastidiosi accoppiamenti magnetici parassiti tra le varie parti del circuito. I trasformatori di uscita godono di una resinatura in cera d'api naturale.
Ultima nota sugli accoppiamenti induttivi che utilizziamo: l'induttanza primaria è attentamente calcolata per avere un filtro subsonico sull'uscita, implementato in maniera naturale, sfruttando cioè la limitata banda passante in bassa frequenza, intrinseca di ogni trasformatore. Otteniamo cosi un filtro subsonico, efficace sotto le frequenze di 10 Hz, senza dover aggiungere nulla altro al circuito, ma semplicemente sfruttando a nostro favore le caratteristiche dei componenti attivi e passivi utilizzati.
Caratteristiche tecniche
OPZIONI EXTRA